ANNO XVIII Luglio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 17 Giugno 2024 16:14

La Puglia che ha stupito e incantato i Grandi della Terra

Written by  Viviana Minervini
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"Fiera di vedere i leader a bocca aperta peri sapori, i gusti, per l'identità". Giorgia Meloni tira le somme sul vertice internazionale e ringrazia il territorio che ha ospitato l'evento.

La dimensione della piazza, delle luminarie, del fruscio del vento che carezza le chiome degli ulivi. Gli artigiani che intrecciano i rami, le massaie che, con la loro sapienza, incappucciano le orecchiette con le dita. Il profumo e il sapore dei panzerotti, ancora fumanti, fritti nell'olio extravergine. 

"C'era la Puglia per come la conosciamo noi, per come la conoscono i pugliesi, gli italiani. Sono stata fiera di vedere i leader a bocca aperta per i sapori, i gusti, per l'identità. Il segnale che io volevo dare con quella serata (ieri, serata finale del G7 a Borgo Egnazia, ndr) era un po' il tema del borgo globale: vedere i grandi del mondo, che parlano sui temi globali, sulle sfide, farlo in un borgo, ricordarci che noi non siamo in grado di affrontare quelle sfide se non partiamo dalla nostra identità. Perché è l'identità che ha fatto di noi la civiltà che siamo".

Sono le parole piene di entusiasmo della premier Giorgia Meloni, che al termine della conferenza conclusiva, dinanzi ai giornalisti di tutto il mondo, ha parlato di quanto la Puglia sia stata in grado di regalare in questi tre giorni dedicati al vertice G7. 

La Puglia che ha stupito e incantato i Grandi della Terra

Il capo della presidenza del consiglio ha parlato da pugliese: "La forza di questa regione, dell'Italia nel suo complesso, ma in particolare della Puglia, sta nella sua capacità, nel suo legame con le sue radici, con le sue tradizioni". 

"C'era la Puglia per come la conosciamo noi, per come la conoscono i pugliesi, gli italiani. Sono stata fiera di vedere i leader a bocca aperta per i sapori, i gusti, per l'identità. Il segnale che io volevo dare con quella serata (ieri, serata finale del G7 a Borgo Egnazia, ndr) era un po' il tema del borgo globale: vedere i grandi del mondo, che parlano sui temi globali, sulle sfide, farlo in un borgo, ricordarci che noi non siamo in grado di affrontare quelle sfide se non partiamo dalla nostra identità. Perché è l'identità che ha fatto di noi la civiltà che siamo".

Non manca il riferimento alla Xylella, che ha decimato oltre 21 milioni di ulivi infetti: "I tavoli li abbiamo fatti con quel legno d'ulivo, perché qui siamo sempre capaci di reinventarci". La vocazione della regione, Tacco d'Italia, di essere ponte tra popolazioni, con l'Oriente, così come spesso ricordato anche da Papa Francesco, che per la prima volta nella storia ha partecipato a un G7 (e che per la quinta volta è stato in Puglia) è stata rafforzata "dalla consapevolezza - aggiunge Meloni - che i leader mondiali hanno del posto nel quale si sono trovati".

Da una parte la tradizione, dall'altra l'innovazione, la dimensione dell'Agorà - tornata a essere centro politico, commerciale e sociale di una città con le sembianze del mondo intero - e le sfide del domani: "Sono contenta - dice Meloni - che siamo riusciti a trovare questa splendida sintesi tra queste cose che per molti sono incompatibili, per me sono una condizione dell'altra".

La premier, facendo i complimenti a tutti i pugliesi, ha ribadito come "tutti siano stati ben oltre l'altezza del compito. E credo anche - dice - che questa fosse la risposta migliore ai soliti pregiudizi che abbiamo letto da qualche parte nella stampa internazionale". Il riferimento è a un articolo della CNN che, a poche ore dall'avvio del G7, titolava un servizio stroncando il G7 pugliese come il vertice che si sarebbe tenuto nella regione dove cresce "la violenza mafiosa", che tanto ha indignato politici e imprenditori locali. "Qualcuno può essere arrivato con un'idea: sono certa che tutti sono andati via con un'altra". Anzi, magari "diversi leader torneranno presto a fare le loro vacanze da queste parti". AGI

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