L'attivita' della Squadra mobile di Brescia prosegue serratissima e come e' ovvio in questi casi il riserbo e' massimo. Gli investigatori spiegano che si sta procedendo con atti 'dovuti' come quello di ascoltare il figlio delle vittime, o di scandagliare i conti economici dell'attivita' che aveva alti e bassi.
Si cerca di ricostruire un quadro generale, dettagli della loro vita privata, tutto cio' che ruotava attorno ai due coniugi, per capire il motivo di un assassinio cosi' brutale, a sangue freddo, come per un'esecuzione, con due colpi di fucile esplosi a bruciapelo.
L'unica pista che sembra al momento esclusa dagli uomini della Questura di Brescia, che indagano sul caso coordinati dal pm Valeria Bolici, e' quella della rapina. E pare sempre meno probabile anche un collegamento tra la loro morte e il fatto che anni prima avessero presentato alcune denunce sui traffici di droga che avvenivano vicino all'esercizio. Non sembra invece escluso un eventuale collegamento col ferimento, il mese scorso, di un dipendente albanese della coppia, 'gambizzato' da alcuni sconosciuti che hanno sparato da un'auto in corsa. Episodio non ancora chiarito. (AGI)