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Lunedì, 21 Settembre 2015 00:00

Regione Toscana - Mobilità sostenibile, ecco i progetti delle Regione per favorirla

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PISA. La bicicletta per viaggiare e la bicicletta tutti i giorni, anche sul treno. La mobilità sostenibile mette d'accordo turisti, pendolari e chi il fine settimana vuole vivere all'aria aperta.

"La bicicletta può diventare un modo diverso per vivere la città: con piste però dedicate, lontane dal traffico e i semafori" sostiene convinta una delle tante partecipanti alla staffetta su due ruote organizzata oggi da Arezzo e Firenze verso San Rossore, la festa della Regione dedicata al turismo e la mobilità sostenibile. "Non vado a lavoro in bicicletta – racconta un appassionato di Rosano a Pontassieve, anche lui alla Pedalata del Tirreno e dell'Arno - ma inforco la mia mountain bike tutti i fine settimana". Accanto a lui Alessandro, 5 anni, il più piccolo del gruppo, l'altro figlio Riccardo (8) e la moglie.

Ben venga così il bonus per i pendolari abbonati al servizio ferroviario che acquisteranno una bici pieghevole trasportabile in treno gratuitamente, una delle misure annunciate dalla Regione e di cui si attende il bando. Ben vengano, a breve, le card per viaggiare in treno con la bicicletta (quelle che non si piegano): tutti i giorni con 50 euro l'anno o solo nei fine settimana e i festivi a 20 euro. Il popolo delle due ruote accoglie con favore tutte le proposte.

La Regione intende anche valorizzare le linee ferroviarie minori di interesse turistico e attrezzarle in modo da poterle utilizzare con bici al seguito. Naturalmente prosegue l'impegno sulle reti ciclabili, infrastrutture essenziali.

La Regione ha stanziato 4 milioni per le piste nelle città e e 18 milioni in tre anni, dal 2014 al 2016, per la ciclovia che dal sentiero della bonifica tra Stia ed Arezzo si allungherà lungo tutta l'asta dell'Arno fino alla foce del fiume. Sono 432 chilometri e diciotto gli interventi ritenuti prioritari: i primi quattro si concluderanno entro l'anno, altre tre sono già programmati per il prossimo, in collaborazione con gli enti local.

Per il corridoio tirrenico - 291 chilometri dal confine della Liguria fino all'inizio del Lazio attraverso trenta comuni, cinque province, dodici porti e due parchi regionali - è stato definito invece il tracciato e deve ora iniziare la progettazione puntuale. La Regione ha inserito l'itinerario all'interno di un progetto più vasto, che coinvolge Liguria, Francia, Corsica e Sardegna e il Programma comunitario Italia-Francia Marittimo 2014-2020, con l'obiettivo di ottenere 6 milioni di contributi europei.

Due ruote nel vento per far conoscere l'altra Toscana

Mostrare l'altra Toscana, quella meno conosciuta, anche con l'aiuto delle ciclopiste. E' questo l'obiettivo che l'assessore al turismo e allo sviluppo economico Stefano Ciuoffo fissa nell'agenda della politica regionale. Lo fa dal parco di San Rossore a Pisa, teatro oggi di un raduno di appassionati delle due ruote da tutta la regione. Una festa, ma anche un'occasione per parlare e riflettere sulla mobilità e il turismo sostenibile. Anche un banco di prova: con turismo, ambiente, infrastrutture e sport parte di uno stesso progetto.

"E' la scommessa che dobbiamo cogliere – dice Ciuoffo -, perché la Toscana è tra le eccellenze del turismo nazionale ed è vero che gli ultimi dati continuano ad essere positivi per noi, ma dobbiamo guardare avanti". La Regione punta così ad ampliare la propria offerta turistica per intercettare ciò che oggi rimane fuori.

"Il turismo lento di chi si sposta in bicicletta aiuta a vivere i territori – spiega l'assessore -. E' un turismo che può portare ricchezza in modo più diffuso di quanto accade oggi". Per la sola ciclopista dell'Arno uno studio della Federazione degli amici della bicicletta calcola un indotto da 20 milioni di euro l'anno, con poco meno di quattrocento nuovi posti di lavoro: altri trecento posti si potrebbero creare lungo l'asta dell'Arno. E' un turismo anche che può vivere dodici mesi l'anno. "Uno dei limiti della nostra offerta è oggi la stagionalità – si sofferma Ciuoffo -. Dobbiamo superarla e il turismo sulle due ruote va in questo senso".

Città d'arte e balneare compongono la quasi totalità dei numeri del turismo toscano. "Stiamo vivendo di rendita – sferza l'assessore -, ma non possiamo più permettercelo e per questo dobbiamo iniziare a battere, con convinzione, anche altre vie". Quella dei sentieri a piedi o a cavallo, della montagna da vivere non solo in inverno e della campagna. Quella anche delle ciclovie, per cui certo vanno trovate risorse (anche europee) per completare, mettere in sicurezza e collegare i tratti di ciclabili che già esistono. La Regione lo sta facendo: 6 milioni, per la ciclopista del Tirreno, potrebbero arrivare dall'Europa.

Un tema, quello della sicurezza, caro anche alla Uisp, tra gli organizzatori della giornata con la Regione. "Cinque milioni di italiani usano tre o quattro volte la settimana la bicicletta – sottolineano – La bicicletta non è solo attività sportiva. La prima preoccupazione deve essere però rendere sicuri i tratti di ciclabile che ancora non lo sono". Un impegno sottoscritto dall'assessore Ciuoffo.

Read 984 times Last modified on Domenica, 20 Settembre 2015 18:23

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